Inizia la fase del secondo anno di scuola materna, con tutto quello che comporterà. Esattamente un anno fa iniziava la fase del primo anno, con tutto quello che ha comportato.
C’è stata la fase (infinita) del capriccio al oltranza, quella del ciuccio a tutti i costi. Della nanna con qualcuno vicino, della nanna senza qualcuno vicino.
La fase del naso che cola, quella del naso tappato, quella delle orecchie spurganti. E speriamo di non avere appena iniziato quella delle tonsille con le placche.
C’è la fase – perenne – del “Io non mangio niente“, provvisoriamente sostituita con quella del “Io mangio quasi tutto (quello che mi piace)”. Abbiamo appena inaugurato quella del “I love pane & salame“, ma pure quella del “Anche il Bratwurst non mi fa più così schifo“. Ok, abbiamo resistito ben quattro anni, ma da ora in poi siamo rovinati con buona pace della sana alimentazione.
Ci sono anche le mie di fasi. Quella del “Vedo tutto nero”, poi, qualche volta, quella del “Vedo rosa“. Quella del “Non ce la faremo mai” seguita dal “Dopo tutto ce la possiamo fare“. Quella del mio mal di testa, del mal di schiena, del mal di tutto. Poi capita quella del “Non mi fa male più niente“ (ma questa di solito dura poco e sempre quando sono al mare ;-)). La fase del “Dobbiamo mangiare sanissimo e scordarci per sempre qualsiasi schifezza“, seguita a ruota da quella del “Macchissenefrega….tanto schiattiamo tutti e si vive una volta sola!”
Di solito ci sono anche le fasi meteorologiche: quella delle stagioni, del sole, della pioggia, del vento, del caldo e del freddo. Temo che da questo punto di vista ultimamente si sia inceppato qualcosa.
La vita è solo una questione di fasi, ma, a volte, ce ne dimentichiamo.